Fede, folklore, partecipazione e la presenza di un “ospite” particolare sono state le componenti e la sostanza di questa solennità di San Matteo. Il giorno della ricorrenza è stato preceduto dalla consueta novena in cui diverse personalità del mondo religioso locale e non, hanno trattato ognuno una delle Beatitudini, essendo stato quest’ultimo il tema portante della nove giorni di quest’anno.
Questo vivo ed intenso percorso è culminato il giorno della solennità, in cui la Fraternità del Santuario, guidata dal Rettore e Guardiano, Padre Gaetano Jacobucci, ha avuto il piacere di accogliere la Fraternità di Bitetto, la banda musicale proveniente da Molfetta, le diverse autorità civili, politiche e religiose della provincia di Foggia, oltre al nuovo ministro Provinciale, padre Alessandro Mastromatteo, in un momento conviviale presso l’ampio ed affollato refettorio.
Ma la gradita novità di questa solennità è stata senz’altro la presenza del Segretario Generale della Conferenza Episcopale Italiana, Mons. Nunzio Galantino, il quale dopo essersi concesso all’affetto della gente che lo stava aspettando, ha celebrato la Solenne Eucarestia delle 16.00, dove non sono mancati accenni, durante l’omelia, al delicato momento storico cui la Chiesa e l’umanità intera stanno attraversando e alla figura di San Matteo.
Poi, la tradizionale processione accompagnata dai canti al Sacro Quadro da parte del numeroso popolo cerignolano intervenuto, da sempre devoto e legato da un amore viscerale all’Apostolo ed Evangelista. Lo sparo di mortaretti è stata la frizzante conclusione di un lungo ed intenso cammino che è già ripartito in vista della solennità del prossimo anno.
Felice La Riccia